Barbagianni
Tyto alba
Presentazione:
Chiamato anche "dama bianca" o "gufo della torre della chiesa" in francese, questo è il gufo più noto.
La sua vicinanza agli umani gli ha portato molte difficoltà.
Era inchiodato vivo sulle porte della stalla per allontanare il male!
Che ingrato, quando sappiamo che questo uccello si nutre principalmente di piccoli roditori.
È un uccello sedentario.
Le popolazioni reggono grazie alle loro grandi nidiate, ma bisogna restare vigili perché i campanili, i fienili e i vecchi edifici diventano sempre più inaccessibili e gli scontri con i veicoli sempre più frequenti.
ORDINE : Strigiformes
FAMIGLIA : Tytonidae APERTURA ALARE: 1m
PESO : 187-450 g
INCUBAZIONE : 29-34 giorni
SPERANZA DI VITA : Registra 29 anni in natura, 34 in cattività
ALIMENTAZIONE : piccoli mammiferi, principalmente roditori e insetti
HABITAT NATURALE : habitat vari, in prossimità di insediamenti umani, spazi aperti più o meno coltivati, alberi, siepi e paludi. Nidifica in campanili, colombaie, fienili e granai.
ZONA: tutti i continenti, tranne la Groenlandia e l'Antartico.
Stato di conservazione:
LC : Minima preoccupazione
La specie è ancora minacciata da pesticidi, collisioni stradali (50% dei decessi), mancanza di siti di nidificazione (rete metallica sui campanili delle chiese per impedire la nidificazione dei piccioni, chiusura di colombaie, ripristino di stalle e granai e scomparsa di alberi cavi che impediscono la specie dall'allevamento), la scomparsa del territorio di caccia, l'avvelenamento (grande consumatore di roditori – quando questi vengono avvelenati, provoca gravi carestie durante l'inverno e contribuisce al declino della popolazione) e l'avvelenamento da prodotti utilizzati nella produzione agricola e industriale.
Sebbene l'impatto sulla popolazione non sia così grave, è minacciato anche dall'annegamento negli abbeveratoi, dai camini dove rimangono intrappolati, dalle collisioni con le linee elettriche e dalle recinzioni di filo spinato.