Il Veterinario
Controlli periodici della salute del falco, in media ogni sei mesi e comunque sempre prima di cominciare a far volare l’animale bisogna fare:
– Una visita clinica approfondita con ispezione delle cavità orale e nasale ed auscultazione del cuore, polmoni e sacchi aerei.
– Un esame coprologico per arricchimento e flottazione delle deiezioni raccolte in più giorni.
– Un tampone dalla cloaca e gozzo per la ricerca di funghi e batteri potenzialmente patogeni.
Il Falco è un animale con “doppio statuto”, ovvero preda e predatore! Questo ha due implicazioni pratiche:
– distanza di fuga dall’uomo (addestramento)
– apparire sempre in ottima salute mascherando i sintomi di malessere (per non attirare le “attenzioni” di predatori più grandi di lui).
Bisogna quindi OSSERVARLO SENZA ESSERE VISTI!
– Mettersi nascosti ed aspettare che si calmi dopo la manipolazione, quindi osservarlo
– Metterlo in una zona scarsamente illuminata o con vetri che permettono la visione solo da un lato, quindi osservarlo
– Dopo l’osservazione a riposo mettere il rapace sotto sforzo ed osservare le prestazioni, la durata del volo e in quanto tempo torna alla respirazione da riposo
– Porre attenzione ogni giorno alla frequenza, consistenza ed al colore delle deiezioni (parassiti intestinali, indigestione, costipazione, … )
– Porre attenzione alla respirazione: frequenza, profondità, “basculamento” della coda sincrono con gli atti respiratori (aereosacculite, bronchite-polmonite, aspergillosi, masse addominali occupanti spazio, … )
– Porre attenzione al piumaggio che deve essere aderente, completo e lucido
– Ogni sintomo che allontani l’animale dalla normalità DEVE essere considerato dubbio
– Ogni sintomo di disagio DEVE far pensare all’esordio di una malattia
– OGNI MINUTO CHE PASSA RIDUCIAMO LE POSSIBILITA’ DI SUCCESSO DEL VETERINARIO. AGIAMO IN FRETTA SE NON SIAMO SICURI CHE STIA BENE!
E’ importante il rapporto tra Medico Veterinario e Falconiere, che deve essere imperniato su alcune caratteristica ineludibili:
– Massima sincerità, non nascondiamoci nulla
– Contatto continuo, il Veterinario deve conoscere gli animali “per nome”
– “Feeling” e chiarezza nei ruoli
– Scambio di informazioni e “trucchi del mestiere” perché insieme possiamo crescere e far crescere questa meravigliosa arte
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Dott. Vet. Diego Catalossi
(P.S. non agire mai, senza la consultazione del veterinario, se non si è sicuri al 100%)