Veterinaria

Il Veterinario

Controlli periodici della salute del falco, in media ogni sei mesi e comunque sempre prima di cominciare a far volare l’animale bisogna fare:

– Una visita clinica approfondita con ispezione delle cavità orale e nasale ed auscultazione del cuore, polmoni e sacchi aerei.

– Un esame coprologico per arricchimento e flottazione delle deiezioni raccolte in più giorni.

– Un tampone dalla cloaca e gozzo per la ricerca di funghi e batteri potenzialmente patogeni.

 

Frederick II and eagle

 

Il Falco è un animale con “doppio statuto”, ovvero preda e predatore! Questo ha due implicazioni pratiche:

– distanza di fuga dall’uomo (addestramento)

– apparire sempre in ottima salute mascherando i sintomi di malessere (per non attirare le “attenzioni” di predatori più grandi di lui).

 

Bisogna quindi OSSERVARLO SENZA ESSERE VISTI!

– Mettersi nascosti ed aspettare che si calmi dopo la manipolazione, quindi osservarlo

– Metterlo in una zona scarsamente illuminata o con vetri che permettono la visione solo da un lato, quindi osservarlo

– Dopo l’osservazione a riposo mettere il rapace sotto sforzo ed osservare le prestazioni, la durata del volo e in quanto tempo torna alla respirazione da riposo

– Porre attenzione ogni giorno alla frequenza, consistenza ed al colore delle deiezioni (parassiti intestinali, indigestione, costipazione, … )

– Porre attenzione alla respirazione: frequenza, profondità, “basculamento” della coda sincrono con gli atti respiratori (aereosacculite, bronchite-polmonite, aspergillosi, masse addominali occupanti spazio, … )

– Porre attenzione al piumaggio che deve essere aderente, completo e lucido

– Ogni sintomo che allontani l’animale dalla normalità DEVE essere considerato dubbio

– Ogni sintomo di disagio DEVE far pensare all’esordio di una malattia


– OGNI MINUTO CHE PASSA RIDUCIAMO LE POSSIBILITA’ DI SUCCESSO DEL VETERINARIO. AGIAMO IN FRETTA SE NON SIAMO SICURI CHE STIA BENE!

E’ importante il rapporto tra Medico Veterinario e Falconiere, che deve essere imperniato su alcune caratteristica ineludibili:

– Massima sincerità, non nascondiamoci nulla

– Contatto continuo, il Veterinario deve conoscere gli animali “per nome”

– “Feeling” e chiarezza nei ruoli

– Scambio di informazioni e “trucchi del mestiere” perché insieme possiamo crescere e far crescere questa meravigliosa arte

 

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Dott. Vet. Diego Catalossi

 

(P.S. non agire mai, senza la consultazione del veterinario, se non si è sicuri al 100%)